Apisaone Ippaside

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Apisaone Ippaside, (greco, Ἀπισάων Ἰππασίδης), figura mitologica dell'Iliade (XVII, v. 348), fu un guerriero peone alleato dei troiani[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Abilissimo in battaglia, tra tutti i guerrieri provenienti dalla Peonia era secondo soltanto ad Asteropeo, di cui era grande amico. L'eroe greco Licomede, mentre combatteva contro Enea, gli si ritrovò di fronte e lo colpì al fegato, uccidendolo. Asteropeo vide il compagno caduto e cercò invano di vendicarlo.

L'azione bellica è descritta nel libro XI dell'Iliade, relativo alle Gesta di Menelao.

(GRC)

«καὶ βάλεν Ἰππασίδην Ἀπισάονα, ποιμένα λαῶν»

(IT)

«e colpì l'Ippaside Apisaone, pastore di genti»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Omero, Iliade, XVII, v. 348, trad., G. Cerri. Milano, BUR, 1966.
  2. ^ Omero, Iliade, Ibidem.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Raffaele Cantarella. La letteratura greca classica. Milano, BUR, 2002. ISBN 8817112518.
  • Omero, trad. G. Cerri, Iliade. Milano, BUR, 1966.
  • AA VV, Letteratura greca della Cambridge University. Milano, Mondadori, 2007.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]