Felice (praefectus urbi)

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Felice (latino: Felix; Roma, ... – ...; fl. 393-398) è stato un funzionario romano di età imperiale, corrispondente di Quinto Aurelio Simmaco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Felice era nativo di Roma.[1] Nel 393 probabilmente ricoprì qualche ruolo nell'amministrazione di Eugenio,[2] pretendente al trono d'Occidente col quale si schierarono molti elementi dell'aristocrazia pagana romana.

Ricoprì la carica di quaestor sacri palatii dall'inizio del 396[3] al 397.[4] Aiutò Nicomaco Flaviano, un altro esponente dell'aristocrazia pagana romana, in un caso giudiziario aperto dal precedente questor, Florentino.

Tra il 6 e il 29 marzo 398 ricoprì la carica di praefectus urbi di Roma.

Ricevette diverse lettere da Quinto Aurelio Simmaco, tra cui le copie di due discorsi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Simmaco, V.54.
  2. ^ Simmaco, V.49, 53 (ipotesi sostenuta in PLRE).
  3. ^ Simmaco, V.47.
  4. ^ Simmaco, V.52.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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