Abstract

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Nella documentazione, l'abstract oppure sommario o sunto è il riassunto, privo di interpretazioni o critiche, di un documento,[1][2] come un articolo scientifico o una tesi universitaria.[3] Il suo scopo è di permettere al lettore di comprendere in breve l'argomento e i punti principali del documento. Il termine è definito dalla norma internazionale ISO 214-1976 e dalla norma italiana 5127-1981, del 1987.[4]

Esso trova la sua sede deputata in mezzi d'informazione "celeri" e aggiornabili periodicamente, come i giornali letterari nel XVII secolo e la scrittura digitale nell'era contemporanea.

La lunghezza del sunto varia in base alla disciplina e ai requisiti dell'editore. La lunghezza tipica varia da 100 a 500 parole, ma molto raramente più di una pagina e occasionalmente solo poche parole.[5]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Esempio di marginalia
Esempio di marginalia

La storia dell'abstract risale a quando si è ritenuto necessario sintetizzare il contenuto dei documenti per rendere più accessibili le informazioni in essi contenute. In Mesopotamia all'inizio del II millennio a.C., buste di argilla progettate per proteggere i documenti cuneiformi chiusi dalla manomissione erano incise con il testo completo del documento o un riassunto. Nel mondo greco-romano, molti testi erano dei riassunti, conosciuti come epitomi; in molti casi le uniche informazioni su opere che non sono sopravvissute nell’era moderna provengono dalle loro epitomi arrivate fino a noi. Analogamente, il testo di molte commedie greche e romane antiche iniziava con un'ipotesi, ossia un breve testo che riassumeva la trama della commedia. Sono stati estratti anche documenti non letterari: i papiri Tebtunis trovati nella città dell'antico Egitto di Tebtunis contengono estratti di documenti legali. Durante il Medioevo, le pagine dei testi accademici contenevano riassunti dei loro contenuti come marginalia, così come alcuni manoscritti del Codice di Giustiniano.[6]

Forse il primo uso di abstract di divulgazione scientifica risale all'inizio del 1800, quando la Royal Society pubblicava sommari che riassumevano i documenti presentati durante le riunioni.[7] Tre decenni dopo, la Royal Society pubblicò Abstracts of the Papers Printed in the Philosophical Transactions of the Royal Society of London, una collezione di sunti di documenti pubblicati dal 1800 al 1837, nella rivista Philosophical Transactions.[8] Questa pratica prese piede e in seguito la seguirono altri giornali. Forse il primo esempio di sommario legato allo stesso articolo risale al documento del 1919 On the Irregularities of Motion of the Foucault Pendulum pubblicato nel Physical Review, la più antica rivista pubblicata dall'American Physical Society,[7][9] che ha spesso pubblicato abstract nei suoi volumi successivi.[10]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Nella letteratura accademica, l'abstract viene usato per riassumere brevemente delle ricerche complesse. Viene utilizzato da molte organizzazioni come base per selezionare la ricerca proposta per la presentazione sotto forma di poster, presentazione orale o presentazione ad uno workshop in una conferenza accademica. La maggior parte delle banche dati bibliografiche indicizza solo i sommari piuttosto che fornire l'intero testo dell'articolo. I testi completi di articoli scientifici spesso devono essere acquistati a causa dei diritti d'autore o dell'editore e quindi l'abstract è un punto di forza significativo per la ristampa o la forma elettronica del testo completo.[11]

Il sommario può trasmettere i risultati principali e le conclusioni di un articolo scientifico, ma è necessario consultare l'articolo intero per i dettagli sulla metodologia, i risultati sperimentali e una discussione critica delle interpretazioni e delle conclusioni.[12] Una volta che i documenti sono stati scelti dall’utente che effettua la ricerca in base al riassunto, devono essere letti attentamente per valutarne la pertinenza. È generalmente accettato il fatto che le citazioni di riferimento non debbano basarsi solo sull'abstract, ma sul contenuto di un intero articolo.

Secondo i risultati di uno studio pubblicato su PLOS Medicine, la «copertura esagerata e inappropriata dei risultati della ricerca nei media è in definitiva correlata alla segnalazione inesatta o all'interpretazione eccessiva dei risultati della ricerca in molte conclusioni basate sull’abstract».[13] Uno studio pubblicato su JAMA ha concluso che «le incongruenze nei dati tra abstract e corpo e la segnalazione di dati e altre informazioni esclusivamente nell'abstract sono relativamente comuni».[14] Altri «studi che confrontano l'accuratezza delle informazioni riportate in un abstract di una rivista con quelle riportate nel testo della pubblicazione completa hanno riscontrato affermazioni incoerenti o mancanti nel corpo dell'articolo completo».[15]

Criteri di selezione dei documenti[modifica | modifica wikitesto]

I criteri di 'selezione' sono necessari per isolare, nella grande quantità di informazioni prodotte, quelle realmente utili per il servizio informativo che si gestisce.

Tra questi elementi vanno segnalati:[16]

  • pertinenza tematica del documento;
  • contributi nuovi nell'ambito tematico considerato;
  • rapporti finali di rilevanza nel settore;
  • documenti con circolazione limitata.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Enrica, Cos'è un abstract e come scriverlo in un articolo, su Mailsenpai, 25 giugno 2021. URL consultato il 18 aprile 2022.
  2. ^ abstract, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  3. ^ Gary Blake e Robert W. Bly, The Elements of Technical Writing, New York, Macmillan Publishers, 1993, p. 117, ISBN 0020130856.
  4. ^ Paola Costanzo Capitani, Abstract: definizione, finalità e tecniche (PDF), su biblio.liuc.it.
  5. ^ M V Berry, N Brunner e S Popescu, Can apparent superluminal neutrino speeds be explained as a quantum weak measurement?, in Journal of Physics A: Mathematical and Theoretical, vol. 44, n. 49, 11 novembre 2011, pp. 492001, DOI:10.1088/1751-8113/44/49/492001. URL consultato il 18 aprile 2022.
  6. ^ theindexer.org (PDF). URL consultato il 18 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2021).
  7. ^ a b What’s So Abstract About Scientific Abstracts?, su insidescience.org, 21 settembre 2020. URL consultato il 18 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2020).
  8. ^ (EN) Abstracts of the Papers Printed in the Philosophical Transactions of the Royal Society of London on JSTOR, su jstor.org. URL consultato il 18 aprile 2022.
  9. ^ A. C. Longden, On the Irregularities of Motion of the Foucault Pendulum, 1º aprile 1919, DOI:10.1103/physrev.13.241. URL consultato il 18 aprile 2022.
  10. ^ Bazerman, Charles (1988). Shaping written knowledge : the genre and activity of the experimental article in science. Madison, Wis.: University of Wisconsin Press..
  11. ^ (EN) Articolo scientifico: come scrivere un abstract efficace, su FUP Journals, 17 febbraio 2021. URL consultato il 18 aprile 2022.
  12. ^ cdlm-sio.unipr.it (PDF).
  13. ^ Amélie Yavchitz, Isabelle Boutron e Aida Bafeta, Misrepresentation of Randomized Controlled Trials in Press Releases and News Coverage: A Cohort Study, in PLoS Medicine, vol. 9, n. 9, 11 settembre 2012, DOI:10.1371/journal.pmed.1001308. URL consultato il 18 aprile 2022.
  14. ^ Roy M. Pitkin e Mary Ann Branagan, Can the Accuracy of Abstracts Be Improved by Providing Specific Instructions?A Randomized Controlled Trial, in JAMA, vol. 280, n. 3, 15 luglio 1998, pp. 267–269, DOI:10.1001/jama.280.3.267. URL consultato il 18 aprile 2022.
  15. ^ Sally Hopewell, Mike Clarke e David Moher, CONSORT for Reporting Randomized Controlled Trials in Journal and Conference Abstracts: Explanation and Elaboration, in PLoS Medicine, vol. 5, n. 1, 2008-1, pp. e20, DOI:10.1371/journal.pmed.0050020. URL consultato il 18 aprile 2022.
  16. ^ (EN) Brett Mensh e Konrad Kording, Ten simple rules for structuring papers, in PLOS Computational Biology, 2017, DOI:10.1371/journal.pcbi.1005619. URL consultato il 18 aprile 2022.

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