Stato civile

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Lo stato civile, in diritto, è l'insieme degli status di rilievo amministrativo del cittadino (cittadinanza, nascita, matrimonio o unione civile e morte), nonché la funzione amministrativa volta ad accertare e dare pubblicità ai fatti giuridici che costituiscono, modificano o estinguono le connesse condizioni e situazioni personali, mediante appositi atti giuridici detti appunto "atti di stato civile".

Ordinamento italiano[modifica | modifica wikitesto]

Nell'ordinamento italiano tale funzione compete all'ufficiale dello stato civile, organo presente in ogni comune e preposto all'ufficio dello stato civile.

Gli status più comuni sono:

  • Fino alla circolare del Ministero dell'Interno n. 09605006-15100/4571 del 13 settembre 1996: Celibe/Nubile, Coniugato/a, Vedovo/a e Divorziato/a
  • Dalla circolare del Ministero dell'Interno n. 09605006-15100/4571 del 13 settembre 1996: Libero/a o Coniugato/a

Su documenti d'identità e di riconoscimento, l'indicazione dello stato civile è facoltativa dal 2000, ma resta d'obbligo in alcune circostanze.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Decreto del presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, articolo 35, in materia di "Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa"

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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