Spaventapasseri

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Spaventapasseri in una risaia giapponese

Uno spaventapasseri o spauracchio[1] è un dispositivo, tradizionalmente un manichino, messo nei campi o nei giardini per spaventare gli uccelli come ad esempio corvi e passeri (da cui viene il nome) e dissuaderli dal rovinare il raccolto; in realtà soprattutto le varie specie di corvidi, che sono fra gli uccelli più intelligenti, sono in grado di capire già dopo alcune ore che non si tratta di una vera persona, e quindi lo utilizzano come trespolo. Solitamente è composto da un fantoccio di pezza o vimini montato su due sbarre di legno messe a croce, abbigliato con vecchi abiti e un cappello di paglia, per simulare una presenza umana.

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Lo spaventapasseri è utilizzato dagli agricoltori di tutto il mondo fin dall'antichità. A titolo d'esempio nella Roma classica si adoperavano statuette del nume tutelare Priapo per tenere lontani gli uccelli[2], come ricorda il poeta del I secolo a.C. Tibullo:

(LA)

«pomosisque ruber custos ponatur in hortis,
terreat ut saeva falce Priapus aves.»

(IT)

«un vermiglio Priapo sia messo a custodia dell'orto abbondante di frutta,
perché con terribile falce cacci lontano gli uccelli.»

Tipologie di spaventapasseri[modifica | modifica wikitesto]

Uno spaventapasseri in pietra per tenere lontani gli sciacalli dalle capre (Adrar, Mauritania)

Gli spaventapasseri appartengono alla categoria dei "dissuasori ottici" per il controllo degli uccelli. Oltre al classico fantoccio, vi sono altri tipi di dispositivi detti spaventapasseri. Ad esempio si possono attaccare delle foto di rapaci su aquiloni in modo da spaventare gli altri uccelli che ne sono prede. Per i giardini, vi è il commercio di modelli tridimensionali che rappresentano gatti, gufi o serpenti. L'esposizione di corpi d'uccello in una postura insolita può essere efficace. Lo spaventapasseri di Markgren[3] consiste in due enormi occhi disegnati su un pallone gonfiato con elio. Si usano anche i nastri riflettenti, composti da materiale plastico che riflette la luce del sole. Anche delle luci stroboscopiche possono allontanare gli uccelli per un certo tempo, ma una volta abituatisi non serviranno più.[3]

Aumentare l'efficienza[modifica | modifica wikitesto]

Per accrescere l'efficienza conviene cambiare di posto lo spaventapasseri[3]. Se il modello viene spostato regolarmente, per esempio con il vento, risulta più efficace. Se allo spostamento è associato un rumore, l'effetto sarà ancora migliore. Inoltre, spesso uno spaventapasseri avente la postura da cacciatore è più efficace che con la classica postura a "T".

Lo spaventapasseri nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Castellar (CN) e i suoi spaventapasseri...
“Vestito di stracci e di stranezze, per centinaia di anni è stato custode dei raccolti.”

Lo spaventapasseri occupa un posto speciale nella cultura popolare in tutto il mondo. La parola può anche definire una persona brutta o mal vestita, o un oggetto o una persona di aspetto spaventoso.

  • A Béville-le-Comte in Francia, capitale mondiale dello spaventapasseri, l'ultimo fine settimana di giugno si tiene una grande festa per celebrare lo spaventapasseri.
  • Il Festival dello spaventapasseri si tiene ogni tre anni nella città di Denens nel cantone di Vaud in Svizzera.
  • A Omal, un piccolo villaggio belga, si tiene ogni anno a maggio-giugno, il "Festival dello spaventapasseri".
  • A Thimougies in Belgio, vicino a Tournai, il terzo fine settimana di giugno si tiene una gara biennale di spaventapasseri. Thimougies è stato uno dei primi sostenitori di questo evento in Belgio (1ª edizione nel 1998).
  • A Castellar (provincia di Cuneo) da oltre vent'anni si tiene la festa degli spaventapasseri la prima e la seconda domenica di maggio.
  • Thiene (provincia di Vicenza) organizza il festival dello spaventapasseri generalmente la seconda domenica di maggio.
  • A Sołonka in Polonia (Lubenia) c'è il Museo dello Spaventapasseri (Muzeum Strachów Polnych), con allestimenti anche all'aperto.
  • A Vendersi in Italia (Val Borbera) è stato creato il Paese degli Spaventapasseri, dove durante l'estate si possono trovare più di 70 spaventapasseri che animano il paesino montano

Nella musica[modifica | modifica wikitesto]

Nella narrativa[modifica | modifica wikitesto]

Uno spaventapasseri in un giardino di Parigi

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ spauràcchio, su treccani.it. URL consultato il 16 marzo 2021.
  2. ^ Chi era Priapo?, su Focus.it, 28 giugno 2008.
  3. ^ a b c (FR) Jean Duval, Les oiseaux nuisibles aux cultures, su eap.mcgill.ca, Ecological agriculture project, McGill University, 1993.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Pierre Aucante, Épouvantails: le carnaval des champs, Rodez, Subervie, 1998, ISBN 2-911381-26-2. (photographies)
  • (FR) Sergio Cozzi, Les épouvantails, sentinelles de l'éphémère, Barbentane, Équinoxe, 1999, ISBN 2-84135-154-8.
  • (FR) Robert Doisneau, Épouvantables épouvantails: photographies, Parigi, Éditions Hors Mesure, 1965.

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