Benutzer:Bamboogie/Sestino

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Vorlage:Infobox Ort in Italien

Historische Altstadt bei Nacht

Sestino (latein. Sestinum) ist eine italienische Kleinstadt mit 1.506[1] Einwohnern in der Provinz Arezzo. Von allen Gemeinden der Provinz ist sie am weitesten entfernt von der Provinzhauptstadt (77 km), und ausserdem die östlichste der Region Toskana.


Geographie[Bearbeiten | Quelltext bearbeiten]

Geograficamente Sestino farebbe parte del Montefeltro, ma dal 1520 è compresa in Toscana. Ai confini con le Marche e l’Emilia Romagna, è posto sulle pendici dell’Appennino Tosco-Umbro-Marchigiano, centro viario di collegamento tra le terre dell’Adriatico con la Valtiberina e di lì al Nord ed il Sud dell’Italia.

Geschichte[Bearbeiten | Quelltext bearbeiten]

Sestino, terra antica da sempre calcata da popoli che risalendo fiumi, Foglia e Marecchia, o primordiali e poi consolidati tracciati viari, vi transitavano lasciando tracce del loro passaggio e della loro permanenza. Così tribù protostoriche, Etruschi, Piceni, Umbri, Galli Senoni e poi Romani hanno forgiato la storia di Sestino. Quando a Sestino giunsero i Romani il territorio era già da tempo abitato e frequentato da pastori, cacciatori, agricoltori, come testimoniano ritrovamenti di punte e frecce e di resti capannicoli.[2]

Nel I secolo a.C. i romani cominciarono la costruzione di una grande città (con un Municipium con il Foro, la Curia e le Terme) in questo crocevia degli appennini, dove convergevano strade per le Marche, la Toscana e la Romagna. La storia romana di Sestino e delle sue piu rinomate famiglie (Voluseni e Cesii), si può ancor'oggi ammirare nell'Antiquarium Nazionale.

Nel 1566 Cosimo I de' Medici iniziò la costruzione di una città fortezza sul Sasso di Simone per difendere i confini del granducato contro le mire espansionistiche dei duchi di Urbino.

Fino al 1779 la pieve di San Pancrazio di Sestino ha avuto una propria autonomia e l'arciprete esercitava una giurisdizione di tipo episcopale sulla chiese del territorio; nel 1779 l'arcipretura "nullius diocesis" di Sestino venne soppressa e aggregata alla diocesi di Sansepolcro.

Sehenswürdigkeiten[Bearbeiten | Quelltext bearbeiten]


Politik[Bearbeiten | Quelltext bearbeiten]

Literatur[Bearbeiten | Quelltext bearbeiten]

  • AA.VV., Sestinum: comunità antiche dell’Appennino tra Etruria e Adriatico. Atti del Convegno tenuto a Sestino (Arezzo), 18-19 settembre 1983, Rimini 1989.
  • S. Stucchi, Il monumento funerario ad edicola circolare di Sestino, 1989.

Weblinks[Bearbeiten | Quelltext bearbeiten]

Einzelnachweise[Bearbeiten | Quelltext bearbeiten]

  1. http://demo.istat.it
  2. [1]