Benutzer:Kweissen/Antonino Pierozzi

aus Wikipedia, der freien Enzyklopädie
Zur Navigation springen Zur Suche springen

Antonino Pierozzi (Florenz, 1389 - Montughi, 2. Mai 1459) von der katholischen Kirche als Heiliger verehrt. Er war Mitglied des Dominikanerordens, ein bedeutender Gelehrter der Spätscholastik und Erzbischof von Florenz.

Biographie[Bearbeiten | Quelltext bearbeiten]

Er war Sohn des Notars ser Niccolò Pierozzi und seit frühester Jugend stark der Meditation, dem Studium und dem Gebet zugeneigt. Er hatte wegen seiner geringen Körpergrösse Schwierigkeiten, in den Orden der Prediger aufgenommen zu werden, doch überzeugten schliesslich seine intellektuellen Fähigkeiten.

Er wurde vermutlich in Cortona im Jahre 1414 zum Priestergeweiht, wo er sich zum Predigen aufhielt. Als junger Mönch lebte er in den Klöstern von San Domenico (Fiesole) und Foligno.

Sin da giovane ricevette numerosi incarichi di responsabilità: Vicario degli Osservanti in Italia e priore dei conventi domenicani a Napoli, Gaeta, a Roma (in Santa Maria sopra Minerva).

Tornò quindi a Firenze e divenne priore del convento di San Marco, che, nello stesso periodo in cui Beato Angelico affrescava le celle dei monaci con un famoso ciclo sulla vita di Gesù, raggiunse con Antonino vertici di spiritualità e vita cristiana.

Durante questa carica fu chiamato a ricoprire il seggio arcivescovile del capoluogo toscano nel 1446, dopo Bartolomeo Zabarella, su precisa richiesta della Signoria e del Capitolo di Santa Maria del Fiore. Accettò l'incarico seppur con riluttanza (provò anche a fuggire, ma venne bloccato a Fiesole), e svolse il suo compito contraddistinguendosi per magnanimità, carità e profonda dottrina. Fu papa Eugenio IV stesso, esule a Firenze, che gli conferì la carica in persona.

Per un certo senso precursore della riforma tridentina, diede un nuovo volto alla arcidiocesi, con la riorganizzazione delle parrocchie, il ripristino degli ideali evengelici nel clero, l'istruzione dei fedeli, eccetera. Figura instancabile, compiva regolarmente visite pastorali nelle varie chiese cittadine e del contado, radunava i sacerdoti, predicava al popolo dei fedeli e scriveva opere morali e teologiche (in latino e in volgare). Non mancarono poi incarichi dati dal pontefice o dalla Repubblica fiorentina.

Busto sull'altare dell'Oratorio dei Buonomini di San Martino, Firenze

Alcune descrizioni[1] dell'epoca lo ricordano come esile, sgraziato nella voce, ma austero nel portamento, con un'aurea di santità fin da quando era in vita.

Fu protettore dell'opera artistica di Beato Angelico e numerosi scritti ed un epistolario ricco di una cultura profonda, ma assai densa di umanità.

Morì il 2 maggio 1459 presso Montughi, un colle abitato appena a nord di Firenze, vicino Careggi, nel cosiddetto Palazzo dei Vescovi fiorentini, la cui torre mozzata era (alla fine del Quattrocento), nella zona dove si trova l'odierna via Luigi Lanzi e il muro merlato nell'area oggi occupata da Vicolo dei Bigozzi.

Antonino, pur nella sua notevolissima spiritualità, non fu un reazionario (oggi si potrebbe dire anche "fondamentalista") come sarebbe stato Savonarola, anzi fu un personaggio pienamente rinascimentale e applicò quella ragione ordinatrice tipicamente umanista all'organizzazione cristiana della città: riorganizzò le istituzioni caritative indirizzandole ciascuna verso un preciso compito, affinché potessero al meglio specializzarsi con risparmio di energie e di mezzi, con le cosiddette Compagnie di Dottrina: lo Spedale degli Innocenti per i fanciulli, gli orfani e i trovatelli, la Compagnia dei Buonomini di San Martino, per i poveri "verghognosi", ovvero per i benestanti caduti in disgrazia, la compagnia per l'assistenza dei sacredoti anziani (presso l'Oratorio di Gesù Pellegrino), eccetera.

Fu proclamato santo da papa Adriano VI nel 1523. Nella casa dove nacque, nei pressi di Piazza del Duomo a Firenze oggi appartenente all'Opera di Santa Maria del Fiore, un busto e una targa in latino ricordano la sua figura. Giovanni XXIII, nel quinto centenario della sua morte, lo dichiarò patrono della città di Firenze e dell'arcidiocesi, accanto a San Zanobi.

Curiosità[Bearbeiten | Quelltext bearbeiten]

Note[Bearbeiten | Quelltext bearbeiten]

  1. La Chiesa fiorentina, Firenze 1971

Altre immagini[Bearbeiten | Quelltext bearbeiten]

Bibliografia[Bearbeiten | Quelltext bearbeiten]

  • La chiesa fiorentina, Curia arcivescovile, Firenze 1970.

Voci correlate[Bearbeiten | Quelltext bearbeiten]

Altri progetti[Bearbeiten | Quelltext bearbeiten]

Vorlage:Interprogetto


Predecessore:
Bartolomeo Zabarella

1440-1445

Arcivescovo di Firenze

1446-1459

Successore:
Orlando Bonarli

1459-1461

Antonino Pierozzi Pierozzi, Antonio Pierozzi, Antonino Antonino Pierozzi Pierozzi, Antonino Pierozzi, Antonino